Saper comunicare ci renderà liberi.
Sarà possibile pensare e realizzare insieme
un futuro migliore, un mondo migliore.
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L’Accademia difenderà il vero senso della parola comunicazione perché dalla sua reale funzione naturale nasceranno i cicli virtuosi. La comunicazione non è una “leva” da utilizzare a valle dei processi personali, aziendali o pubblici per vendere, ottenere consensi, convincere. Ad essa spetta il ruolo di facilitare il dialogo costante, affinché ciascuno possa ridefinire il proprio ruolo all’interno di ecosistema ed una visione comune, pensata e costruita collettivamente. In questo senso la comunicazione costruttiva esercita la sua azione a monte e all’interno di ogni processo di generazione del pensiero e delle opere.
Il “comunicare mediterraneo” caratterizza lo stile di comunicazione neorinascimentale dell’Accademia e, con esso, quindi strumenti, linguaggi e finalità:
• La funzione strategica della comunicazione è l’ascolto. Un ascolto profondo, aperto, polisensoriale. Un ascolto orientato a persone, organizzazioni ed elementi della natura.
• Comunicare attraverso il dialogo virtuoso è il fondamento evolutivo della mediterraneità. La cultura mediterranea offre un modello di comunicazione straordinario nell’epoca delle reti digitali.
• L’arte maieutica della comunicazione è un fattore produttivo estetico per favorire la consapevolezza felice di sé in quanto parte di un tutto, per la costruzione secondo il bene comune, per la creazione di nuove possibilità di coesistenza e di economia.
• Comunicare è un atto di continua volontà, un atto d’amore che ci libera dall’ego. Un dono che richiede tenace volontà nell’ascolto e nella condivisione.
• La comunicazione naturale si sintonizza sui modelli e linguaggi della biodiversità, generando ricchezza ed equilibrio dalle differenze.
• Comunicare verità e bellezza è il fondamento della costruzione comune. Per poter far ciò, tra l’altro, è necessario riappropriarsi del reale senso delle parole e dell’eredità preziosa che, attraverso esse, ci è stata consegnata dai nostri saggi avi. Chi fa informazione deve tornare ad incarnare e incoraggiare la libertà di pensiero.
• Comunicare è un arte speciale per l’umanità e richiede compassione, comprensione, vicinanza, convivialità, sorrisi.
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Essere comunicazione, per fare della materiale e statica immanenza una organica macchina di trascendenza. Sii identità vibrante. Connessa armonicamente al tuo ecosistema; fecondata dai segnali degli elementi negli spazi e nei tempi della biosfera. Essere corporeo che si eleva a pensiero collettivo, frutto del gioco del dialogo nella biodiversità.