Il mio personale messaggio portato all’interno dell’Accademia riguarda il ruolo strategico della tradizione, intesa come l’insieme di conoscenze, competenze, valori e cultura che contribuiscono a caratterizzare in maniera distintiva una specifica impresa, un territorio o un’epoca. Nello specifico, attraverso la ricombinazione in chiave innovativa di elementi legati alla tradizione, nonché grazie al mix di aspetti sia “hard” che “soft”, la tradizione può permettere ad un’impresa di differenziarsi in senso semantico ed esperienziale. Il passaggio “dalla tradizione all’innovazione” può avvenire mediante l’utilizzo di due leve principali, quali la tecnologia e il design, a livello sia di singolo prodotto che di processo produttivo. Utilizzando pertanto, tali leve un’azienda può trasferire la sua tradizione, nonché quella del suo territorio, in prodotti e processi che le permettano di innovare, differenziarsi e creare valore aggiunto per i clienti finali. Tuttavia, creare valore mediante la tradizione non è sufficiente; un’impresa deve essere anche in grado di comunicare tale tradizione, attraverso una serie di iniziative (musei, archivi storici, accademie, etc.), anche di natura cooperativa, che le permettano di trasferire all’esterno l’unicità del valore tradizionale incorporato nei prodotti e processi e costruire uno stretto legame con la tradizione. Ritengo che l’Accademia del Rinascimento Mediterraneo possa rappresentare un importante bacino dove, attraverso workshop e laboratori, far germogliare una maggiore consapevolezza di come la storia e la tradizione possano rappresentate un volano per attivare nuove opportunità e soluzioni imprenditoriali.